Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Seneca, la diatriba e la ricerca di una morale austera. Caratteristiche, influenze, mediazioni di un rapporto complesso

Argomenti:

analisi dei rapporti (e degli apporti reciproci) tra S. e la diatriba condotta attraverso l’inquadramento della tradizione bionea in lingua latina, l’evidenziazione della riscrittura retorico-stilistica di alcuni motivi da parte di S., l’esame di alcuni tra i brani o i personaggi senecani più significativi, il rapporto dell’opera senecana con la satira moralistica

Indice: Introduzione, 9; I. Seneca e il ‘discorso diretto’ con la diatriba. Le citazioni di Bione, 19; I.1 Bione prima di Seneca. Citazioni e testimonianze, 19; I.2. Cicerone e il facete dictum, 22; I.3. Diatribe-sermo. Orazio e la paternità bionea, 28; I.4. Le citazioni di Bione nel De tranquillitate animi senecano, 36; II. Il maestri di Seneca, ‘filtri paideutici’ per una morale austera, 71; II.1. Un quadro introduttivo, 71; II.2. Cinismo, filosofi cinici, Demetrio: l’eccezione esemplare, 75; III. Seneca, Orazio e il «filtro prezioso» del genus bioneum, 199; III.1. Seneca e Orazio, 199; III.2. Per (l’instabile) equilibrio tra autarkeia e giusto mezzo: ispirazioni dall’Ode 3.16 tra sermo e carmen, 204; III.3. La citazione oraziana dell’epistola 86: costruzione di una tecnica satirica, 215; III.4. Tra moralismo diatribico e sal niger oraziano: la citazione dell’epistola 119, 223; III.5. L’epistola 120: la coerenza della virtù dallo stoicismo antico alla satira, 233; III.6. La dimensione della prova ascetica: l’intimo racconto di due esperimenta in tarda età (epp. 87; 123), 243; IV. Cibo, luxuria e digestione nel moralismo senecano. Ricezioni e modelli, 277; IV.1. Metafore e lessico ‘fisiologico’ del cibo, 277; IV.2. L’epistola 95: una satira sulla scientia gastronomica?, 288; IV.3. L’inarrestabile caccia della golosa luxuria. Il modello della menippea varroniana, 305; Bibliografia, 317; Ringraziamenti, 333
Editore: Firenze University Press
Testo in latino: No
Luogo: Firenze
Totale pagine: 338
Codice scheda: 2015.38
Opere citate: BNF II,27; V,4; 6; VI,3; 38; VII,1-2; 6-11; 17; BRV 13-14; CLM I,3; CNS 5,6; 8,2; HLV 10,4;7; 12,1-2; IRA II,36; III,25; LDS; MRC 17-18; 20; NTR I, praef.; 17; II,20; IVa,praef.; IVb,13; V,18; VI,2; 21; VII,27; 30; 32; OTI; PRV 1,5; 3,3;13; 4,9; 5,5; 6,2; PST [in part.] 4; 5; 6; 9; 10; 14; 15; 17; 20; 24; 25; 26; 27; 29; 30; 31; 33; 41; 44; 47; 52; 59; 62; 63; 64; 67; 72; 73; 80; 81; 82; 83; 84; 85; 86; 87; 89; 90; 91; 92; 94; 95; 97; 98; 100; 103; 106; 108; 110; 114; 119; 120; 122; 123; THS 348-349; 380; 388-390; TRN 3,1-8; 4,7; 7,2; 8; 11,2-3; 14,2-3; 15,4-5; VTB 17-19; 22-23

Quomodo Maecenas vixerit: à propos du Mécène de Sénèque

Argomenti:

la rivalità personale spinge S. a operare una studiata denigrazione su Mecenate, visibile tanto nella scelta deliberatamente orientata delle fonti quanto nelle strategie retoriche cui S. ricorre nell’esporle; S. criticava il ritiro di Mecenate, troppo precoce e pur sempre contaminato dalla vita di corte, osteggiava la sua adesione all’epicureismo e invidiava la sua immagine di consigliere di Augusto, a cui voleva sostituire la propria nei confronti di Nerone, che vedeva tuttavia destinata al fallimento

Testo in latino: No
Rivista: Lat
Numero rivista: LXXI
Anno rivista: 2012
Pagina rivista: 734-752
Codice scheda: 2012.45
Opere citate: BNF IV,36,2; VI,32,2;4; CTV 381; 437-592; NTR III,30,7-8; OTI 1,4; 2,5; 3,2; PRV 2,2; 3,10-11; 4,6;9; 6,3-4; PST 4; 7,1-2; 8,1; 13,4; 19,7;9; 21,9; 26,8-10; 30; 70,4; 77,10-11; 82,1-2;10-11; 92,35; 101,10-11;13; 114,1;4;6-7;20-22; 120,19; TRN 1,10; 2,11; 3,2-4; 4,1;5; 5,1-3;5; 6,1;7; 8,1-3; 10,7; 12,1; VTB 13

Apicius, Seneca, and Surfeit: Boccaccio’s Sonnet 95

Argomenti:

Sulle fonti del sonetto 95 di Boccaccio, che critica gola e lussuria contemporanee (nominando Apicio e Sardanapalo) come vizi causati dalla corruzione nelle scuole. Nel sonetto di Boccaccio si riconosce l’influenza di S. (nonostante normalmente venga colto solo il riferimento a Dante): nella PST 95 c’è una critica ai costumi contemporanei e, come in Boccaccio, alla corruzione degli studi; in HLV si nomina Apicio in un contesto di corruzione dei costumi; in generale S. era un riferimento per Boccaccio, oltreché per tutti i letterati del Medioevo

Testo in latino: No
Rivista: MLN
Numero rivista: CXVIII
Anno rivista: 2003
Pagina rivista: 46-59
Codice scheda: 2003.108
Parole chiave: Etica, Fortuna
Opere citate: CLM; HLV 10, 8; PST 4, 10-11; 6, 6; 24, 16; 83, 28; 95, 15-18; 95, 22-23; 95, 42; 107, 12
Note: Rivista in formato elettronico

Autour d’un banquet d’Apicius

Argomenti:

questioni di storia letteraria; datazione di PST I-XX al 57-58, sulla base di Eliano citato dalla Suda, s.v. (cf. anche 1937.21 ).

Testo in latino: No
Rivista: Lat
Numero rivista: II
Pagina rivista: 92-95
Codice scheda: 1938.19
Opere citate: PST